I giorni in cui sul lavoro era possibile chiudersi nel proprio ufficio ed evitare gli altri sono finiti. Sempre più società optano per gli open space e per promuovere la trasparenza, il lavoro di gruppo e la comunicazione. Come introversa, una delle maggiori sfide che ho dovuto affrontare nella mia carriera è stata imparare a lavorare con molte persone. Il mio tipo ideale di convivenza è che ognuna delle persone presenti in una stanza possa leggere in pace senza dover parlare con gli altri.
Ma questo è irrealistico nel mondo di oggi, soprattutto perché l'attuale sistema è modellato sugli estroversi, come dice Susan Cain, autrice del libro "Quiet".
E, per ironia della sorte, oggi organizzo ritiri, eventi e workshop e passo le mie giornate con centinaia di persone che formo alla consapevolezza, alla leadership ed alla gestione del business. Se io avessi saputo prima ciò che oggi so relativamente alle competenze relazionali, specialmente considerando la mia natura di introversa, la mia vita sarebbe stata assai più semplice.
Quindi, che tu sia una persona introversa o estroversa, se sei affamata di crescere o di diventare qualcuno nella vita, in questo post condividerò con te quali siano le qualità più importanti che dovresti avere per costruire una carriera che non solo sia di successo ma ti faccia sentire davvero realizzata.
Consapevolezza della nostra voce e dei nostri comportamenti
Quando sento le discussioni più disparate, dal salvare delle anatre che attraversano la strada, alla delinquenza alla guerra alla crisi economica, le riconduco sempre ad un tema di consapevolezza personale. Alla fine dei conti, che si tratti di successi professionali o delle grandi crisi mondiali, tutto comincia da noi - gli esseri umani. Come umani, abbiamo il potere e l'opportunità di fare cose che le altre specie non possono fare. E la consapevolezza è riportare tutto al primo passo concreto che possiamo fare.
La consapevolezza è l'arma della prossima generazione di leader, quelli risvegliati, i visionari guidati dal cuore. Si tratta di avere l'intelligenza emotiva e la comprensione di come la nostra realtà interiore (valori, convinzioni e pensieri) può influenzare la realtà esterna (azioni e reazioni delle altre persone).
Abbiamo dato così tanto ascolto ai media, alle notizie ed agli altri che abbiamo dimenticato di ascoltare la nostra voce interiore, la chiarezza intuitiva e la connessione con Dio, se siamo credenti. Così, quando iniziamo ad ascoltare i nostri pensieri, diventiamo consapevoli di noi stessi. E quando diventiamo consapevoli, piuttosto che meramente reattivi, abbiamo scelta su come reagire alle situazioni.
Coma disse Viktor Frankl:
"Tra lo stimolo e la risposta c'è uno spazio. In quello spazio abbiamo il potere di scegliere la nostra reazione. Nella nostra reazione ci sono la nostra crescita e la nostra libertà".
Autostima, per poter sostenere delle sfide
Vedo molte persone sprofondare nel circolo vizioso della mancanza di fiducia e volere comunque raggiungere gli obiettivi. Penso che l'autostima sia un filo sopravvalutata oggigiorno. Sì, è vero che ne abbiamo bisogno per avere successo e sì è anche vero che ci aiuta a creare nuove opportunità, ma prendiamoci una pausa e torniamo alle basi.
Da dove arriva l'autostima? La mancanza di fiducia in sé stessi può derivare dal fatto di essere stati condizionati da piccoli a credere di non essere abbastanza, dal fatto di non avere abbastanza comprensione di ciò che facciamo, il che ci porta ad immaginare cose che non ci fanno bene, o dal non avere piena padronanza di qualcosa. Soprattutto, di solito quando non ci fidiamo abbastanza di noi, ci stiamo confrontando con qualcun altro sminuendo noi stessi e mettendo lui (o lei) su un piedistallo.
Quindi, perché non ci dimentichiamo per un attimo tutta la pressione di dover avere autostima e piuttosto ci focalizziamo sul compito che stiamo svolgendo cercando di diventare davvero brave in quello? La padronanza richiede tempo e considerevole pratica, e l'autostima si sviluppa lungo quella strada. Win-win-win? Sì grazie.
Comunicazione verbale e non verbale
I metodi di comunicazione che ci sono stati insegnati ci hanno portato fin qui. Comunque, siamo ora ad un punto in cui le persone hanno bisogno di autenticità, vulnerabilità e di parlare con il cuore. Questo può essere un inizio per cambiare il modo in cui comunichiamo con gli altri per diventare più autentici con loro e più connessi ai nostri stessi cuori. E questa comunicazione non riguarda solo ciò che comunichiamo a parole ma anche la comunicazione a livello energetico.
Non è una novità che siamo fatti di energia e che le "vibrazione" che sentiamo dagli altri è la frequenza elettromagnetica che è emessa dal loro cuore. Andando indietro fino al 1993, fu fatto uno studio in cui 4000 persone si riunivano per meditare, e ci fu un calo del 23% del tasso di criminalità nell'area di Washington DC.
Ovunque nel mondo, sempre più persone praticano la meditazione finalizzata alla consapevolezza. Sempre più persone partecipano a ritiri o si ritirano nella foresta. Stiamo diventando più empatici e stiamo iniziando a sentire di più. Questo significa che quando incontriamo gli altri, sia virtualmente che fisicamente, abbiamo comunicato tantissimo a livello di energia prima ancora che siano state dette delle parole.
Ma da dove arriva questa energia? Dalle nostre emozioni.
Come già sai, i nostri pensieri creano sentimenti, i sentimenti creano emozioni e le emozioni creano energia, e quindi ci portano ai nostri comportamenti. Quindi, una grossa parte della nostra comunicazione dipende dai nostri pensieri. Quindi, quando comunichiamo con gli altri è importante essere nella giusta condizione mentale per veicolare un messaggio coerente tra parole ed azioni.
Ascoltare per capire
Dale Carnegie, famoso autore di How To Win Friends and Influence People, diceva che le persone amano parlare, specialmente di sé. Le persone vogliono essere ascoltate. Quando siamo pienamente presenti ed ascoltiamo attentamente con l'intenzione di capire, questo è uno dei modi più potenti per conquistare nuovi amici ed influenzare gli altri.
Come introversa, uno dei miei principali punti di forza è stata la capacità di ascoltare. Fin da giovane, sono stata sempre la persona a cui gli amici si rivolgevano per avere consiglio. Quando lavoravo in azienda, ero una delle persone di cui più il senior management si fidava di più. Adesso che mi occupo di coaching e formazione, i miei clienti condividono con me segreti che non hanno mai rivelato a nessuno e che li stanno frenando nella vita.
Una delle cose che spesso le persone fanno quando ascoltano è interrompere l'altro prima che abbia finito e saltare alle conclusioni. E anche ascoltare ma non ricordare ciò che è già stato detto. Essere presenti è importante quando ascoltiamo. Per essere presenti, dobbiamo ascoltare con l'intenzione di capire piuttosto che con la fretta di rispondere.
Negoziare e persuadere
In qualsiasi tipo di carriera, queste sono alcune tra le competenze essenziali che ti permetteranno di influenzare gli altri nella direzione che desideri. Ma per acquisire l'abilità di negoziare e persuadere gli altri, dobbiamo lavorare per avere gli altri tratti caratteriali di cui abbiamo parlato così da poterci esprimere da una posizione di empatia e compassione.
La capacità di esprimersi e di dire quello che si pensa è molto importante. Molte persone - soprattutto donne - secondo la mia esperienza hanno difficoltà a chiedere quello che vogliono e a persuadere senza diventare eccessivamente emotive. E' importante avere bene in mente l'obiettivo che desideriamo raggiungere mentre attraversiamo questo processo ma, allo stesso tempo, avere la capacità di non essere troppo attaccati al risultato.
Brian Tracy, un motivatore di fama mondiale, dice che l'unica differenza tra chi riesce nelle cose e chi no è l'abilità di andare fino in fondo. Quando è il momento di presentare le nostre opinioni ed esprimerci, spesso facciamo tutto nella nostra testa ma non agiamo. Quindi quando stiamo negoziando e persuadendo, è importante mantenere il nostro punto, presentarci con fiducia, parlare esponendo fatti, negoziare con empatia e dare seguito con delle precise intenzioni.
Esercitare la leadership su di sé prima che sugli altri
Ci sono molti aspetti da approfondire riguardo alle competenze di leadership. Oggi, voglio partire da una prospettiva di introspezione e lavoro interiore. Nel libro Shakti Leadership, si dice che che dobbiamo accettare e mettere insieme le parti frammentate di noi per potere andare avanti e raggiungere i nostri obiettivi. Ken Wilber, un autore molto conosciuto in fatto di psicologia transpersonale, è anche lui ben focalizzato su questo processo in cui guardiamo alle diverse identità che vivono dentro di noi.
Ad esempio, dentro di noi possono esserci il Maniaco del controllo, il Cercatore, il Visionario, il Pilota ed il Sé ferito. Ci sono ancora più identità dentro ciascuno di noi ma per ora atteniamoci a queste. Il Maniaco del controllo vorrà che tutto venga fatto a suo modo e che tutto sia perfetto. Ma il Pilota vorrà che le cose comunque vengano portate a termine. Già solo guardando queste due parti, possiamo immaginare che interagendo determineranno conflitti e stress.
Nei miei workshop sulla leadership, affronto il tema da un punto di vista di introspezione perché, alla fin fine, se non siamo in grado di guidare noi stessi, come possiamo riuscire a guidare gli altri? Se non abbiamo empatia e chiarezza con noi stessi, come possiamo averne per gli altri?
Quindi per essere leader, dobbiamo innanzitutto mettere a punto il nostro team interiore. Questo significa negoziare tra le varie parti di noi in modo che possano lavorare insieme in modo armonioso. Ho fatto questo esercizio con una delle mie clienti, che è una formatrice di manager. E' una perfezionista e vuole che le cose siano fatte alla perfezione in pochissimo tempo. Questo vuol dire che difficilmente potrà fare delle cose senza entrare in conflitto con sé stessa perché il Perfezionista che è in lei ha bisogno d tempo per accertarsi che tutto sia fatto bene.
E nel frattempo, il Pilota dentro di lei sarà frustrato perché non riesce a terminare le cose in fretta. Siamo scese in profondità ed abbiamo lavorato. Alla fine, è riuscita a tenere insieme le varie parti di sé. Il Perfezionista ha deciso di fare un passo indietro e permettere al Pilota di finire il lavoro prima di fare un check finale. Adesso, tutti sono felici.
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In breve, per avere una carriera di successo, dobbiamo innanzitutto guidare noi stessi, conoscerci e comprendere tutte le parti di noi.
Ci sarebbero molte altre cose da dire ma per ora focalizziamoci su questi punti, che ci permetteranno di affinare le nostre abilità interpersonali. Alla fin fine, le persone intorno a noi sono riflessi di noi stessi. Quindi, quando riusciamo a realizzare determinati cambiamenti dentro di noi, diventiamo capaci di vedere cambiamenti profondi e positivi nella realtà fuori di noi.
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Questo articolo, uscito sulla rivista di lifestyle Lifehack.org, è stato tradotto e pubblicato su Costellazione grazie alla cortese autorizzazione dell'autrice. Puoi trovarne la versione originale qui.