Into the wild

[conversazione d’archivio tratta dal forum Costellazionet]

 

Il 15 ottobre 2008 altezzamezzabellezza wrote…

su consiglio della clessy finalmente l'ho visto! devo dire che mi è piaciuto molto, mi sono anche commossa alla fine e ne ho discusso col mio ragazzo, bel film, intenso, vero, poi sapere che è tratto da una storia vera (e penso siano in molti a fare quelle scelte) è ancora più commovente.
Unica pecca a mio avviso la scelta dell'attore protagonista, non perché non sia stato bravo anzi, ma perchè avrei scelto una faccia diversa, più intensa, che spacca, invece troppo bambacionesco, non rimane, già non ricordo più che faccia abbia!
In ogni caso sto Sean penn sa fare pure il regista!!

Il 15 ottobre 2008 clessidra wrote…

ehehe...hai visto che bello?
comunque è vero, il protagonista è un po' anonimo, ma la storia è bellissima, il film ben diretto e ben interpretato...a me ha lasciato la sensazione di aver rivissuto le sensazioni di libertà e di ricerca della verità proprie della vera giovinezza, quella che non tutti conoscono

 

Il 15 ottobre 2008 altezzamezzabellezza wrote…

SI POI MI E’ PIACIUTO IL FINALE…NON LEGGERE SE NON VOLETE SAPERE
quando isolato lì in alaska scrive su un foglietto.. la felicità non è vera se non è condivisa, uno potrebbe dire "bella scoperta" ma invece non è così perchè lui puo' dirlo perchè è come se avesse sperimentato la vita in modo COSI' estremo che anche una lezione che puo' sembrare banale ha un senso diverso, è guadagnata sulla propria pelle dopo aver vissuto realmente come si dovrebbe fare.. nonostante quello è morto col sorriso perchè era giunto alla verità delle cose.
La sorella diceva che era fissato nel capire la verità delle cose, che non cercava né amore, né religione né soldi ma solo la verità e finalmente l'aveva capita, quindi anche se solo era morto felice.
In un certo senso mi ha fatto sentire uno schifo perchè effettivamente se ci pensi siamo tutti schiavi, ci vuole tanto coraggio a vivere in quel modo e neanche saremmo in grado di gustarcelo quel tipo di vita così libero, per riuscire a slegarsi da queste convenzioni in modo totale ci vuole una personalità straordinaria! E' stato bello pure il pezzo in cui torna in città ma appena guarda la gente per qualche minuto va come in trans per lo schifo e scappa subito...

 

Il 15 ottobre 2008 clessidra wrote…

beh alla fine lui scegli di tornare "in società", quindi in qualche modo ne riconosce il valore, ma dopo averlo negato e quindi sperimentato, cosa che ha ben altro valore che fare o dire per convenzione...la sua è l'accettazione che segue un rifiuto assoluto in nome della verità.
io da giovane credo di aver vissuto questi "passaggi" anche se più per percorsi interiori che per scelte visibili...sono esperienze che costano care, ma che non hanno prezzo.

 

Il 15 ottobre 2008 altezzamezzabellezza wrote…

anche io mi sento molto vicina al tipastro, ovviamente con i miei modi, nel senso che ho un concetto di schifio perenne e ho molto chiaro il senso della vita, apposta sono depressa  :cry:  , perchè mi rendo conto che il 98% delle cose che faccio e sono costretta a fare non hanno significato, servono a sopravvivere .....

 

Il 15 ottobre 2008 clessidra wrote…

ci stiamo inoltrando su un terreno scivoloso qui!  :-(

 
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