Rimettersi in gioco dopo un tradimento o una delusione: come fare?

TheBloomingJourney TheBloomingJourney, 13 gennaio 2016
Come ripartire? Come ripartire?

Il tradimento ha più a vedere con l'indole del traditore che con qualità o comportamenti del tradito.

Probabilmente il danno più grande che deriva dal subire un tradimento o una grossa delusione è la drammatica perdita di autostima che ne consegue. Immancabilmente ci si auto-svaluta, ci si sente non meritevoli di amore, incapaci di farsi amare, non seducenti, non sensuali, magari anche brutte e vecchie (pure se si hanno 25 anni…), e le idee negative su di sé si ammassano sulla nostra testa come una grande pila che ci schiaccia a terra.

Soprattutto quando la delusione subita non è la prima e non è l’unica. Quando non è un fatto eccezionale, ma ci sono dei precedenti (e chi non ne ha?). Allora essa ci spalanca gli occhi sul passato mettendolo sotto una luce nefasta che ci fa vedere noi stesse come persone capaci di attirare soltanto fallimenti, immeritevoli di amore, magari anche sciocche o sprovvedute. A quante di noi è capitato di essere – ad esempio – prima lasciate dal marito e poi tradite dal nuovo compagno? Gli esempi intorno a noi si sprecano (eppure… non mancare di notarlo… notoriamente includono anche donne del mondo dello spettacolo universalmente considerate come desiderabili ed effettivamente molto desiderate - ma andiamo con ordine).

Il copione classico – diciamo quello degli uomini e delle comuni relazioni da supermercato :) – prevede che la compagna di turno, non importa se magari anche moglie e/o madre dei propri figli – venga tradita e magari abbandonata in favore di una più giovane ed attraente. Il pisello prima di tutto! Olè. Avanti la prossima e cosa vuoi che sia. Il mondo, mondo è, mondo è stato, e mondo sarà, dicono le nonne. Ma quanto è grande veramente il dolore di un simile abbandono? Tanto grande da rischiare di condizionare tutto il resto della vita o buona parte di essa. E allora, come reagire ad un abbandono? Come si fa a non lasciare che un tradimento, una delusione, per quanto pesante e difficile da digerire, rischi di tenerci intrappolate per anni se non per l’intera vita?

Il primo punto è comprendere che lo stato di prostrazione in cui ci si trova ha di per sé stesso, nonostante tutto, nonostante la sua violenza, un carattere temporaneo. Che passerà, anche se ora non ci credi.

E poi focalizzare che il fatto di essere tradite ha molto a che vedere con il carattere, con l’indole dell’uomo traditore e poco, pochissimo con la capacità della persona tradita di essere desiderata ed amata (fossi stata tanto male ai suoi occhi, non ti avrebbe scelta, non credi?).

E quindi ok: concediti un tempo per piangere tutte le tue lacrime e soffrire per quello che ti è accaduto. Ma poi datti da fare per rimetterti in piedi, rimetterti in controllo e non lasciare che tutta la TUA vita crolli a causa delle SUE azioni. Eccoti alcuni passi che possono aiutarti molto sulla strada della ripresa.

1. Impara a non misurare il tuo valore attraverso il giudizio degli altri

Se stai vivendo una situazione come quelle descritte, il primo passo da fare è cercare di imparare a non pensare al tuo valore come conseguenza del modo in cui gli altri ti vedono, ma a credere tu nella tua bellezza e nel tuo fascino. Il giudizio degli altri è per sua natura volatile e spesso infondato: l'unica vera testimone di te stessa sei tu.

2. Smetti di fissarsi sul trovare subito qualcun altro

Ok, la logica comune ci dice che il modo migliore, più rapido e più indolore, di dimenticare un uomo è trovarne un altro. Classica strategia del chiodo scaccia chiodo. Ma se tu porti il peso di un recente fallimento in una nuova relazione, molto probabilmente la condannerai a sua volta al fallimento.

Una sensazione comune dopo un tradimento è che l’altro stia (sia stato) con noi desiderando in realtà sempre qualcun altro. Ma se porti questa paura in una nuova relazione, la fai nascere sotto il segno del sospetto e della sfiducia. Un uomo di valore potrà essere paziente certo, ma probabilmente non avrà voglia di mettersi sulle spalle le conseguenze delle delusioni del passato. Non più di tanto almeno. Inoltre, innamorarsi richiede non solo fiducia ma anche energie “fresche” in abbondanza, cosa che tu probabilmente adesso non hai (quelle che hai – limitate – ti servono per “rammendare” te stessa, per rimetterti insieme). Senza considerare che la fretta in amore non è una buona consigliera. Potresti fare delle scelte di ripiego, di cui pentirti in seguito. Sii, invece, lungimirante.

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È bene dunque che tu ti prenda del tempo, tutto il tempo che ti serve, per ricostruire la tua autostima ferita.

3. Investi le tue energie nel prenderti cura di te

Il tempo libero in più che hai, essendo venuti meno gli impegni legati alla vita di coppia, puoi dedicarlo a prenderti cura di te. Rammendare la tua anima, ricostruire la tua autostima e la tua sensualità è un "lavoro" che solo tu puoi fare perché riguarda la tua interiorità, a cui solo tu hai accesso. Cerca di fare in modo che per qualche mese il tuo principale obiettivo sia stare bene con te stessa, ricostruire una serenità interiore.

Una cosa che molte donne fanno è sentirsi sexy esclusivamente in relazione a un uomo. Questo però significa rinunciare ad esercitare gran parte del proprio potere femminile.

Sei tu a determinare se ti senti sexy o meno. La scelta è tua, non di qualcun altro. La tua sensualità esiste a prescindere dallo sguardo di un uomo, ha a che vedere col modo in cui ti senti dentro, con la tua energia interiore.

Comprendi cosa ti fa sentire sexy, al di là del giudizio di un uomo.

Forse ballare? Inizia un corso! Il fruscio di un bel vestito intorno al tuo corpo? Bagni e creme profumati? Un make-up seducente? Chiama un’amica e organizzate una sessione intensiva di shopping. Dei capelli curati? Prenota il parrucchiere. In ogni caso: coccolati. Non conta come, ma devi essere consapevole che hai la capacità di sentirti bella ogni giorno. E più ti sforzi di sentirti bene, più la tua fiducia in te stessa fiorisce.

4. Impara ad accettare una dura verità, riguardo alle relazioni.

E cioè. Che il rischio di un tradimento è ineliminabile, è connaturato alle relazioni e non può essere estirpato da esse. Se teoricamente lo facessimo, toglieremmo alle relazioni proprio la loro linfa vitale, cioè la libertà, la libertà ciascuno di scegliere e di essere sé stesso. Il rischio di soffrire è totalmente ineliminabile nel mondo degli affetti e delle relazioni, non sono quelle romantiche (vale anche nelle amicizie e nei rapporti familiari, te ne sarai già accorta). [Di questo aveva parlato anche la coach Shelly Bullard, qui]

Questa è una consapevolezza spaventosa. Solo l’idea di essere ancora tradita probabilmente ti fa gelare il sangue nelle vene, ti fa stare male fisicamente. Eppure imparare ad accettare e a gestire i rischi è parte integrante dell’essere adulti. È possibile che lui ti tradisca? Sicuramente. È sempre possibile. Lo farà? Non lo sappiamo, nessuno lo sa. Ce la farai, se questo accadesse? Sicuramente.

Diventare più forte non significa convincerti che non sarai più tradita. Significa comprendere che saresti in grado di gestire le conseguenze di questa possibilità, se si verificasse. Questo non significa che il tradimento sia inevitabile. Non lo è. Ma è sempre astrattamente possibile.

Nella ricerca dell’amore, l’altro ha sempre il potere di ferirti, ma la ricompensa del trovarlo e quindi nel viverlo, l’amore, la felicità e l’evoluzione personale che questo ti può dare, è nettamente più grande del rischio potenziale. Dunque, devi correre il rischio. Accettare il rischio, attenzione, non significa fidarsi di chiunque: è importante che tu osservi il tuo partner per capirne la statura morale, possibilmente prima di esserne troppo coinvolta per riuscire a riavvolgere il nastro. I rischi che ti assumi devono essere ben ponderati: è per questo che devi tenerti alla larga da chi si annuncia come un poco di buono, come un soggetto cosiddetto poco raccomandabile.

Dunque, lascia che le nuove relazioni si costruiscano lentamente. Il modo per ponderare il tuo rischio è solo questo, perché ti consente di capire, senza forzature, se hai davanti un uomo integro e affidabile o un soggetto privo di valori e di etica.

Le sue azioni sono coerenti con le sue parole? Ti ha mai mentito? Come tratta il cameriere al ristorante? Che relazioni ha con la sua ex? E il tuo istinto, la tua pancia che ti dicono? Ascoltali sempre bene, mi raccomando ;) Sono risorse determinanti per costruire una nuova te più forte e fiduciosa, pronta ad amare di nuovo…e alla grande, stavolta ;)

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TheBloomingJourney

Quarantenne, milanese di adozione, appassionata di psicologia pratica, avida nello studiare e generosa nello scrivere di crescita... Scopri di più sull'autore