Quando è giusto lasciare andare un uomo: l'esperienza di una coach

Giordana Toccaceli Giordana Toccaceli, 28 gennaio 2017
Se la cosa giusta è lasciar andare Se la cosa giusta è lasciar andare

Quelle volte che la cosa giusta è semplicemente... lasciar andare

Nella mia attività di coach ho incontrato tante splendide donne alle prese con il dolore di avere sentimenti di profondo amore per uomini che, in un modo o nell'altro, non ricambiano.

E credetemi so di cosa si tratta...perché io stessa ci sono passata.

Desidero condividere con voi un momento di svolta che ho vissuto qualche anno fa.

Frequentavo un uomo col quale c'era un livello di chimica da anime gemelle. Era alto, molto bello, estremamente affermato - una combinazione di caratteristiche perfetta per far sentire una donna leggermente insicura.

E, come accade spesso, ed accadde anche a me, noi donne ci facciamo trasportare da così tante emozioni per l'uomo di cui ci stiamo innamorando che perdiamo il senso di noi stesse.

Pian piano ho iniziato a "cedere" sulle cose, a non esprimere la mia verità così come la sentivo, e questo sebbene chiunque mi conosca sappia bene che io esprimo sempre il mio pensiero, le mie verità.

Ho iniziato a tollerare comportamenti che non mi onoravano al livello a cui io sapevo di meritare di essere onorata... e perché?
Beh perché ero innamorata ed anche perché ero convinta che lui fosse una conquista irrinunciabile, che fosse così pieno di qualità da essere un "colpaccio" per me.

Alla fine, dopo non averlo sentito per una settimana...mi sono svegliata dal sonno, messa in piedi con la dignità di una donna di valore e l'ho mandato al diavolo. Lo ho lasciato andare.

Ed ecco quale è stata la molla...

Dopo aver chiuso questa relazione ho iniziato a lavorare ... cosa molto importante ...sul connettermi profondamente a me stessa.

Mi sono determinata a non abbandonare mai più il mio cuore per nessun uomo al mondo.

Mi sono determinata a non fare mai più compromessi su quello che ero, su cosa volevo, su come desideravo essere trattata, su cosa volevo in una relazione...per nessun uomo...non importa quanta solitudine questo mi sarebbe costato.

Io non rinuncerò mai più al mio potere. In effetti, se mi capiterà ancora di scegliere tra lasciare andare lui e perdere me, lascerei andare lui senza alcuna esitazione.

Perché?

Perché ho capito una cosa con assoluta chiarezza. E cioè che rinunciare a me stessa per amore era l'esatto contrario dell'amore. Non puoi mai amare profondamente un altro se tradisci il tuo amore profondo per te stessa.

E come accade per moltissime donne, mi sentivo totalmente estranea a sentimenti di amore profondo per me stessa.

Da dove potevo iniziare?

Comprendevo l'amore a livello logico, ma non ero in grado di viverlo. Ma ero determinata, sentivo dentro di me di essere pienamente risoluta in questo senso.

E allora mi sono impegnata a stabilire una connessione con me stessa, a riconnettermi con il mio corpo, a prendermi cura di esso. Mi sono riconnessa con il mio cuore e la mia testa e la mia anima finché tutto questo non ha iniziato a sembrarmi familiare.

Mi sono presa cura di un sacco di carichi emotivi che mi portavo addosso e ho sviluppato il giusto atteggiamento verso tutte le problematiche che mi si rivelavano, e cioè un atteggiamento di grazia, compassione e responsabilità verso me stessa.

In effetti, ho fatto diventare un punto fermo l'abitudine ad assumermi rapidamente la responsabilità delle mie azioni ed ad adottare un atteggiamento sempre orientato alla mia crescita personale.


Ed ho fatto anche il lavoro "esteriore".

Innanzitutto ho fatto chiarezza cristallina su chi volevo essere, ho imparato ad avere una buona relazione con le mie emozioni e ad essere in sintonia con me stessa. Su questa base (radicata nella mia essenza femminile) ho lanciato la mia attività, che ora fattura decine di migliaia di dollari al mese.

Mi sono costruita una solida rete di supporto. Ho costruito una vita che mi appaga realmente, che scorre fluida, che mi fa sentire bene.

In sintesi...

Ho scelto me.

E ancora e ancora, finché non è diventata una seconda pelle.

E un anno dopo...chi mi compare?

L'uomo che avevo mandato al diavolo, pieno di pentimento e di buone intenzioni.

Haha.....

Ed ecco cosa è successo...

Mi ha scritto e io ho trovato la cosa divertente perché già un mese prima sentivo che mi si sarebbe avvicinato. Come dice Marie Forleo, "una Intuizione è un fatto". Il nostro intuito ci parla continuamente.

E quando lo ha fatto, mi sono sentita sopraffatta dalle emozioni - buone e meno buone - e per un secondo (o per meglio dire per un paio di giorni) mi sono sentita di nuovo la donna depotenziata che ero stata, mi sono sentita vulnerabile, in balìa di altro da me, mi sono sentita "fuori centro".

Mi sono sentita anche tentata di assumere un ruolo maschile e prendere il controllo della situazione...ma stavolta ero più preparata su questo.

Mi sono ri-centrata nella mia femminilità e mi sono concessa di farmi guidare dalle abitudini e dalla relazione che avevo creato con me stessa.

E quando il flusso di emozioni stava per sopraffarmi... prendevo tempo per stare col mio cuore ed ascoltarlo.

E poi ho aspettato.

Ho aspettato che il gorgo delle emozioni si placasse così da potermi ascoltare più profondamente. Fino a sentire... ogni sensazione, ogni desiderio. Ascoltavo la bambina dentro di me, ascoltavo la fonte della mia saggezza eterna, ascoltavo il mio ego...in sintesi ogni parte di me.

E dopo avere ascoltato, visto e sentito tutto avevo finalmente chiarezza.

E da quella posizione di coerenza e potere femminile, ho comunicato. Non ho chiesto nulla ma piuttosto gentilmente e cordialmente mi sono espressa con chiarezza. Ero il mio avvocato. E ancora una volta...ho scelto me. Di nuovo.

Se era un test, io lo avevo superato.

Sentivo crescere il mio amore e la mia amicizia verso di me. Sentivo che stavo onorando e potenziando me stessa facendo la cosa giusta da fare.

E...lui si è fatto avanti, alla grande.

....ma il punto principale che voglio sottolineare è che se invece lui non lo avesse fatto, la mia decisione sarebbe stata comunque ferma. Avrei affrontato la delusione e coltivato la fiducia che la vita aveva in serbo qualcosa di meglio per me.

Scegliere di crescere nell'amore di noi stesse può letteralmente essere la cosa più difficile da fare. Può sembrare innaturale perché fin da piccole ci abituiamo a vivere disconnesse da noi stesse, ma è proprio lì la radice del nostro potere, dell'amore e dalla nostra realizzazione come donne.

Ci mettiamo su una strada irta di difficoltà quando scegliamo di non essere noi stesse per conservare l' "amore" - che non è davvero amore.

Possiamo scegliere di agire in modo inautentico, di nasconderci, di essere dominate dalla paura, da una bassa autostimao da una mentalità basata sulla scarsità di opportunità oppure possiamo passo dopo passo iniziare ad ascoltare i nostri cuori ed a reclamare ciò che siamo realmente.

E' brutto perdere qualcuno che amiamo, ma perdiamo davvero tutto quando perdiamo noi stesse.

Come donne, ricordiamolo, il nostro potere risiede nello scegliere noi stesse.

-non il nostro ego...ma nello scegliere di amare il nostro cuore ed essere sostenitrici della nostra stessa causa. Sempre.

Io non so dirti quanto mi dia gioia lavorare con voi splendide donne alle prese con passaggi come questo ed aiutarvi a trovare il vostro potere, il vostro magnetismo, la vostra forza.

Dopo una svolta potente, il meglio sta per arrivare!

Con amore,

Gio

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Il sito di Giordana Toccaceli è a questo link. Questo articolo è stato tratto da uno scritto di Giordana, su sua autorizzazione.


Giordana Toccaceli

Giordana Toccaceli è una esperta internazionalmente riconosciuta di relazioni e seduzione che ha lavorato con migliaia di donne di... Scopri di più sull'autore